lunedì 2 marzo 2009

MATRIMONIO?NO GRAZIE alle spese

Attenzione gente non sposatevi!!!

non é il grido di una sconsolata ex moglie alle prese con una riconsiderazione della sua vita e degli sbagli commessi, ma il triste bilancio di una Promessa Sposa, novella Lucia che affronta il business del matrimonio.

Un salto in Italia col mio Renzo per effettuare, a tempo di record, i preparativi, con la preziosissima collaborazione di mamma e papá.


Sembrava di vagare in un deserto ghiacciato dove noi, coi miei sventurati genitori, abbiamo sfidato temerari il vento gelido della crisi, lanciandoci alla carica in acquisti oserei dire INCAUTI.

Negozi vuoti, negozianti appostati dietro le porte che affilavano i canini nell'attesa di sparutissimi clienti dalle finanze malconce...

All' orizzonte una luce affascinante, il negozio di bomboniere: aprendo una porta pendolini e campanelle varie risvegliavano la commessa-orso dal letargo. Oggetti assolutamente privi di utilitá aspettavano l'arrivo degli sfigati di turno, cose che se normalmente costano "1" al pezzo, giá che ti sposi, tanto per darti una mano, costano "10", perché alla fine un matrimonio val bene uno zero!


Sosta al ristorante prescelto: i miei genitori cercavano tener duro facendo due conti a mente, ma un tratto iniziavano venire loro meno le forze, poi dice l' invecchiamento precoce, ma dove! ... e le bevande sono ancore escluse...e la musica, la siae Dio l'abbia in gloria anche alla siae, gli addobbi, ma sto matrimonio s'ha proprio da fare?


In una selva di negozi vuoti, candida e innocente risplende un' insegna Lista nozze - entri perché la lista nozze va bene, coltelli, piatti, sono cose semplici che almeno conosci e capisci come vanno usate.
Qui il negoziante vampiro é sveglio, é viglie, certo si é dovuto scuotere la polvere di dosso, ma ti punta: dopo il saluto a 86 mila denti smerigliati, passa direttamente allla coercizione - non potrai vivere senza questi piatti, bicchieri; stoviglie varie dici tu, no ignorante!!!!! Rari pezzi di artigianato, protagonisti immancabili della tavola moderna....

E poi poca cortesia, disponibilitá meno ancora, dico stai vendendo a due sposi i piatti che accompagneranno i pranzi domenicali di tutta la loro futura famiglia, i bicchieri con cui brinderanno a Natale, e non sai far altro che infilarti un sorriso falso, il sopracciglio tirato su a mo di "mo ti in...castro io!" per rifarti su due poveri spaesati di tutti i clienti che la crisi ti ha portato via?
No, non ci abbiamo creduto che un servizio da 6 di piatti debba costare non meno di 400 euro, non ho creduto che la spesa media di ogni invitato deve essere almeno 100 euro per fare bella figura no, ma dove sta scritto, ma andatevene un po a ..


to be continued....

foto, nell' ordine 1. fematrix.altervista.org/wpcontents/uploads/2009/01/matrimoni 2.www.corriereal.it/upload/image/articoli/varie
3.www.noisposi.net/iploads/collagenozzecopiacn3 4.www.unafotoalgiorno.com/2007/anello_matrimonio







martedì 6 gennaio 2009

Col cappello alla Friulana


La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte. Fino a qui la filastrocca é uguale per tutti. Ma poi...Col cappello alla Romana? Friulana?beh qui le varianti non mancano..ma fatto sta, io sempre alla furlana l ' ho cantata e quindi vi racconteró...

La figura della bonaria, ma assai bruttina vecchietta, dispensatrice di dolciumi e/o carbone, proviene dalla tradizione evangelica: si narra che i Re Magi chiesero ad una vecchia di indicare loro la strada per arrivare dal Bambinello e che lei negó l'aiuto, salvo pentirsene immediatamente dopo. Messi dei dolci in una cesta , si mise a cercare i regali Visitatori, senza trovarli, e , bussando di casa in casa alla ricerca del Bimbo, lasció ovunque doni in forma di dolcetti.

Vi é peró anche un' origine pagana, in forma di rito di "purificazione" dalle brutture dell' anno passato, che presero la figura di una megera che viene messa al rogo.

In Friuli il tutto assume caratteri particolari, che includono reminescenze celtiche e medievali: la sera del 5 gennaio vengono allestiti enormi cataste di legna, pignarui in friulano, seime in dialetto bisiacco, su cui viene posta un 'enorme pupazzo che rappresenta una strega-befana che viene poi arsa , davanti a un pubblico esultante.

Storico in questo senso il pignarûl di dimensioni gigantesche, detto anche Pignarûl Grant, allestito ogni anno nella cittá di Tarcento (vedi foto): il rogo é preceduto da una vera e propria processione fino al castello, scenario di un faló enorme accompagnato da fuochi pirotecnici, musica, figuranti in costume e immancabile vin brulé.

Tradizione vuole che, dalla direzione del fumo e delle faville sia possibile prevedere se l'anno a venire sarà fortunato oppure no.

La foto aggiornata é in arrivo..fino ad allora giudicate un po' voi...

Se volete saperne di piú sulle molteplici nostre tradizioni, un ottimo articolo in costruzione sull'Epifania in Friuli 2009 lo trovate qui:

Buon Anno a tutti!